Enzo di Salvatore, del comitato NoTriv, vede lontano. «L’indagine su ENI e le dimissioni della Guidi avranno un impatto inevitabile sul referendum. Per chi dice che non c’è un collegamento con il SI, bisogna ricordare che nei sei quesiti iniziali, il quarto si occupava proprio di abrogare le procedure semplificate per le autorizzazioni alle opere strumentali allo sfruttamento degli idrocarburi». E rilancia. «L’affaire Guidi mostra che le ragioni del NO e dell’astensione non sono motivate da perdita dei posti di lavoro o di autosufficienza energetica. Celano una tutela d’interessi economici particolari».
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