IL FATTO QUOTIDIANO 19 9 2019
Ambiente & Veleni
Trivelle, la Sicilia autorizza tre pozzi esplorativi in Val
di Noto dribblando lo stop nazionale. Sindaci pronti a fare ricorso
La Regione ha dato l’ok applicando la legge regionale
14/2000 e dando attuazione a un Protocollo del 2014. Ma nel frattempo il
decreto semplificazioni ha sospeso in tutta Italia i permessi di ricerca. No
Triv sul piede di guerra e i primi cittadini di Noto, Scicli, Rosolini, Modica
e Ispica hanno annunciato che chiederanno al ministero dello Sviluppo economico
di intervenire
di Luisiana Gaita | 19 Settembre 2019
I sindaci siciliani annunciano battaglia contro la compagnia
petrolifera texana Panther Oil che ci riprova in Val di Noto, l’area che con le
sue spiagge incantevoli, i borghi marinari e i siti archeologici e il suo
barocco è riconosciuta tra i siti patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. E se il
decreto semplificazioni (legge 12/2019) ha sospeso in tutta Italia i permessi
di ricerca e i procedimenti per le relative istanze, con due decreti assessoriali
del 5 e del 28 febbraio 2019 la Regione Sicilia ha autorizzato la realizzazione
di tre nuovi pozzi esplorativi nell’area interessata dal permesso di ricerca
‘Fiume Tellaro’ già vigente prima della sospensione (dal 2004) e rilasciato un
nuovo permesso di ricerca ‘Case La Rocca’, applicando la legge regionale
14/2000 e dando attuazione al Protocollo sottoscritto nel 2014 da Mise, Eni,
Regione Siciliana, Comune di Gela ed altri. Una decisione pro-trivelle presa
proprio mentre, per esempio, la Gran Bretagna mette sul piatto 25 miliardi di
dollari di investimenti per parchi eolici in mare. Nei giorni scorsi i sindaci
dei Comuni interessati a nuove attività di ricerca hanno incontrato
coordinamento e comitati locali No Triv e i primi cittadini di Noto, Scicli,
Rosolini, Modica e Ispica hanno già annunciato che chiederanno al ministero
dello Sviluppo economico di intervenire. Anche alla luce delle parole
pronunciate dal premier Conte poco più di una settimana fa: “Siamo determinati
– ha detto – a introdurre una normativa che non consenta più il rilascio di
nuove concessioni di trivellazione per estrazione di idrocarburi”.
IL PRECEDENTE – La battaglia contro la concessione per la
ricerca e lo sfruttamento di idrocarburi, che vide in prima linea le comunità
locali appoggiate anche da Andrea Camilleri, iniziò già pochi mesi dopo il
rilascio del 2004 da parte del governo di Totò Cuffaro. I comuni interessati
erano sei in provincia di Ragusa, cinque in quella di Catania e quattro nel
Siracusano. L’investimento previsto ammontava a 43 milioni di euro (le
royalties del 7%, suddivise per un terzo alla Regione e due terzi ai Comuni
interessati), oltre a un contributo per la realizzazione di opere ambientali e
infrastrutturali. Da allora è accaduto di tutto: la protesta della popolazione,
una rinuncia parziale da parte del colosso dell’oil&gas (che riguardava
però poco più del 10% dei 746 chilometri quadri destinati alla ricerca),
sentenze del Tar e ricorsi.
LA POSIZIONE DEL GOVERNO REGIONALE – Ed ora, dopo più di quindici
anni, la Regione ha dato l’ok alla richiesta avanzata nei primi mesi del 2019
dalla Panther Eureka Srl, oggi Maurel et Prom Italia Srl. Lo ha fatto con un
decreto firmato il 5 luglio scorso dall’assessore Toto Cordaro, che dà il via
libera alla procedura relativa alla valutazione di incidenza ambientale. La
compagnia, in pratica, potrà procedere con un rilievo geofisico all’interno del
permesso di ricerca “Fiume Tellaro”, che oggi riguarda un’area di 660,37
chilometri quadrati e sei comuni. “Si tratta di un percorso delineato dal
governo nazionale nel novembre del 2018 e attuato dagli organi periferici della
Regione, peraltro con giudizio insindacabile, come quello reso nel maggio di
quest’anno dalla competente Soprintendenza ai beni culturali”, ha già spiegato
ad agosto il governo regionale dopo la notizia della firma del decreto. In una
nota il governo guidato dal presidente Nello Musumeci ha contemporaneamente
ribadito “la contrarietà a ogni eventuale futura attività estrattiva che possa
costituire un pregiudizio per l’equilibrio ambientale e paesaggistico
dell’Isola”. Eppure i fatti vanno in un’altra direzione, opposta quella
indicata dal governo Conte.
I SINDACI APPOGGIATI DAI NO TRIV – Pronti a fare ricorso i
sindaci di Noto, Scicli e Modica, appoggiati dal coordinamento No Triv. Che
attacca: “La Regione Siciliana non può disapplicare la legge 12/2019”,
ribadendo che le sospensioni previste dalla norma “sono strumentali alla
redazione e all’approvazione del Piano per la transizione energetica sostenibile
delle aree idonee” che interesserà l’intero territorio nazionale, Sicilia
compresa. “Se il Pitesai è nazionale – aggiunge Enrico Gagliano dei No Triv –
le sospensioni non possono trovare attuazione a macchia di leopardo”. Esiste
già, inoltre, un precedente: il ministero dell’Ambiente ha già applicato la
sospensione prevista dalla legge nazionale 12 del 2019 alla procedura di Via
3355 riguardante il permesso di ricerca di idrocarburi su terraferma ‘Scicli’.
L’INTERROGAZIONE – Nel frattempo, la deputata LeU Rossella
Muroni ha depositato un’interrogazione diretta ai ministri dello Sviluppo
economico, dell’Ambiente e dei Beni Culturali. “La giunta e i competenti uffici
della Regione siciliana – ha scritto l’ex presidente di Legambiente – hanno
disatteso quanto previsto dalla legge 12 febbraio 2019 in merito alle
sospensioni di legge, optando per l’applicazione della legge regionale 14 del
2000, che insigni giuristi ritengono da tempo incostituzionale”. Secondo la
parlamentare “non è accettabile che in materia di ricerca e coltivazione di
idrocarburi, e di pianificazione energetica e climatica, la Regione siciliana
possa far tutto da sé”. Da qui la richiesta di revocare i decreti del 5 e del
28 febbraio 2019, che rischiano di spianare la strada alle trivellazioni.
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139 commenti
Susirboni✔Sostenitore
un giorno fa
l'unico motivo per fermare le trivelle è che se trovano
tanto ma tanto petrolio il Italia faremo la fine dall'Iraq e del Venezuela.
giovanni
un giorno fa
-
A chi hanno dato il loro voto i siciliani nelle ultime
regionali?
Aspetta che rinfresco la memoria a tutti i siculi:
- centro destra con Musumeci ha preso quasi il 40% dei voti
- M5S con Cancelleri ha preso quasi il 35% dei voti
- centro sinistra con Micari ha preso quasi il 19% dei voti
- ha votato solo il 47% degli aventi diritto
- al 53% dei siciliani non è fregato niente e non è andato a
votare, tra cui ci saranno sicuramente anche qualcuno degli abitanti dei Comuni
che subiscono le trivellazioni.
I programmi delle diverse forze politiche che correvano per
le regionali siciliane erano noti. Chi è andato a votare ha votato uno
(Musumeci) che dietro però aveva tutta la vecchia politica che aveva già
governato la Sicilia. E Cancelleri e Di Maio avevano avvisato di questo in
tutti i loro comizi fatti in lungo e largo per la regione con un'auto elettrica
a testimonianza dell'orientamento ecologico che avrebbe avuto un governo
regionale a 5 Stelle. I NO TRIV come i NO TAV. Piemonte, Liguria, Valle d'Aosta
e Lombardia hanno dato il 40% dei loro voti al centro destra (compresi i Comuni
No TAV) ben sapendo come la pensava la Lega sul TAV. Adesso che cosa protestano
e perché si rivolgono al Governo centrale?! Adesso si tengono le trivellazioni
in Sicilia e il TAV in Piemonte. Come si dice, "Chi è responsabile del suo
male...".
E comunque, l'italiota non impara.
Syrantex
↪ giovanni
21 ore fa
-
A parte che in provincia di Ragusa non hanno votato
Musumeci, ma comunque le trivelle sono illegali e quindi non se le tengono
affatto. Una cosa illegale Comunque non la può fare nemmeno chi ha preso i
voti.
Rino.
un giorno fa
-
Vergogna. L'uomo è l'unico essere vivente che
deliberatamente distrugge il proprio habitat naturale.
Anatarab
un giorno fa
-
Citando il bardo…
“C’è del marcio in Danimarca”
Carlo4
un giorno fa
-
Il Referendum NO-TRIV del 2016 è fallito
Che sia rispettata la volontà del voto popolare.
Giacomo Terrevoli
↪ Carlo4
un giorno fa
-
o che il popolo faccia rispettare la sua volontà.
♫♪Tu ti lamenti, ma che ti
lamenti?
Pigghja nu bastuni e tira fori li denti♫♪
[Domenico Modugno, "Malarazza"]
Rino.
↪ Carlo4
un giorno fa
-
Veramente il referendum disse tutt'altro. Non rigiriamo la
frittata. E' mancato il quorum grazie alla grande campagna informativa
orchestrata dai supporters del petrolio.
Carlo4
un giorno fa
-
mai vista una RIVOLTA cosi accesa
il numero dei manifestanti arriva a toccare i 11 adulti e 6
bambini.
NITRO 150
↪ Carlo4
un giorno fa
-
Ma, Lei abita da quelle parti?
Gabryvi
un giorno fa
-
La bellissima Sicilia, deturpata dai propri residenti, è un
territorio che andrebbe governato da stranieri che la amano, come in passato!
Lasciarla in mano ai siciliani, farà una brutta fine! Mi ha rattristato sentire
un conoscente, con moglie albanese, che dopo un mese di vacanza in Sicilia, ha
commentato così: molto bella, si mangia benissimo, prezzi bassi, gente
simpatica, ma che sporca, è più pulita l’Albania! Non saranno certo le
trivelle, o le pale eoliche, a rovinarla, lo faranno i siciliani!
ezio1950
un giorno fa
-
Avete presente la foto dei manifestanti di lega ambiente
sulla battigia?
Un mio amico, originario di quelle parti e che ogni estate
ci torna per trovare i parenti e godersi il mare MI GARANTISCE COME SICURO AL
100% che il 100% di quelle persone ha la casetta abusiva al mare, come TUTTI da
quelle parti.
Praticamente protestano perché la trivella gli rovina la
vista-mare dalle finestre della loro casetta ABUSIVA.
That's Italy, baby.
Syrantex
↪ ezio1950
21 ore fa
-
Il val di Noto vive di turismo ed agricoltura, le trivelle
le faccia a casa sua che almeno non è abusiva
Maurizio01
un giorno fa
-
La soluzione è annettere la Sicilia all'Italia e alle sue
leggi.
Dal dopoguerra la Sicilia fa Stato a sé e si vedono i
risultati,
è una macchina succhiasoldi (ricordiamo che l'apparato
regionale costa più della Casa Bianca) a spese dell'Italia tutta.
Alessandro
un giorno fa
-
Danimarca, da due anni record mondiale per energia prodotta
dal vento.
Secondo l’ente danese, Energinet che gestisce la rete
elettrica nazionale, questa è la percentuale più alta mai raggiunta non solo in
Danimarca, ma in tutto il mondo.
Per circa due mesi i danesi hanno prodotto energia in eccesso
vendendola ai vicini di Norvegia, Svezia e Germania. Per esempio, il giorno 10
Luglio 2015 sono arrivati al 140% di energia eolica. In cambio, quando
necessario, la Danimarca ha importato energia idroelettrica dalla Norvegia e
solare dalla Germania. Hanno vinto tutti.
Il futuro continua a correre con il vento e non solo in
Danimarca. Nel 2015 Regno Unito, Olanda e Germania hanno generato livelli
record di energia eolica. In Scozia, il vento ha alimentato il 97% dell’energia
elettrica delle case lo scorso anno, mentre nel Regno Unito la media è stata
del 25%, con un aumento del 13% rispetto al 2013.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2016/01/23/danimarca-da-due-anni-record-mondiale-per-energia-prodotta-dal-vento/2391121/
Antiana
un giorno fa
-
Purtroppo la maggior parte degli italiani, inclusi i miei
corregionali, siciliani, ignorano cosa sia la Val Di Noto, essa non è solo
cultura, arte, archeologia, ambiente ma possiede buona parte di coltivazioni e
allevamenti biologici. Chi dice che non si può vivere solo di turismo è
ignorante, poichè quei luoghi non sono solo turismo è linfa vitale. Ora se lo
stesso governatore, eletto in quella zona e i suoi collaboratori non lo
capiscono cosa volete che capisca il semplice cittadino. Prima che la
distruggono visitate quella zona e godetene le bellezze a parte che è
patrimonio dell'umanità, quindi appartiene a tutti non solo al governatore
fascista della mia regione.
FM52
un giorno fa
-
Se nei Comuni che oggi cercano ( o fingono) di fare ricorso
ed opposizione al provvedimento, Musumeci ed il governo regionale attuale hanno
ottenuto la maggioranza dei voti mi pare giusto che si dia loro il via libera a
qualsiasi tipo di ricerca o "esplorazione" senza nemmeno lamentarsi.
D'altra parte se esistono le Regioni a statuto speciale (senza alcun motivi
plausibile) è solo per motivi di convenienza politica che durano da decenni.
Raccolta di voti, interessi personali. Vedere numero di dipendenti e di
politici regionali siciliani. Vedere stipendi, pensioni, indennità etc. di
tutto questo fiume di gente. Vedere quante leggi statali non applicate,
respinte o sostituite da provvedimenti locali a proprio esclusivo beneficio .
Senza volersi addentrare nella ricerca di mazzette, tangenti, connivenze
affaristiche di ogni ordine e grado. Quest è la democrazia che la gente
apprezza e vuole da decenni. Che senso ha protestare oggi per una stupidaggine
come le trivelle?
joseph lombardo
un giorno fa
-
Sapete perche la sicilia ignora lo stop delle trivelle?per
il motivo che non vogliono ignorare le mazzette e le tangenti.io sono nativo di
quella zona e la conosco molto bene .
Antiana
↪ joseph lombardo
un giorno fa
-
Cerca di dire meno cretinate che qui il problema è serio. E
non è tutta colpa della Sicilia, è una storia vecchia,noi abbiamo tre zone
distrutte dalle raffinerie, ma di che parli. L'unico strumento che possediamo è
manifestare, ma abbiamo bisogno dell'Italia tutta. Guardala bene la Val di
Noto, magari potresti imparare qualche cosa.
2xxx
un giorno fa
-
Considerato che nessuna azienda italiana o della padania
investe nel sud ben vengano texani, arabi, cinesi e australiani.
Tiamat
↪ 2xxx
un giorno fa
-
Tu le trivelle le hai nella testa: ci arrivi al fatto che
una delle più belle regioni italiane possa avere il suo territorio deturpato da
scarichi in mare e trivellazioni, o no? Nel resto del mondo civilizzato si usa
l'eolico e noi dovremmo distruggere la Sicilia col petrolio? A volte il
silenzio è d'oro, approfittane.
Carlo4
un giorno fa
-
consumiamo 2 milioni di tonnellate di petrolio al mese
(fonte MSE)
tale consumo è stato per agosto 2019, lo sarà costante anche
per settembre 2019 e anche per i prossimi mesi ancora.
Tutto ciò che non produciamo lo dobbiamo importare dalle
sperpotenze petrolifere mondiali.
Il prezzo del petrolio è sia economico che politico (se vuoi
il mio petrolio, oltre che pagarmelo devi fare quello che dico io).
Il consumo è fisso e su questo per adesso e per i prossimi
anni non possiamo farci nulla, dobbiamo solo scegliere se importarlo o
produrlo.
Se io fossi un fornitore di petrolio dell'Italia
incentiverei campagne ecologiche anti estrazione.
Fortuna che molti Italiani l'hanno capito, hanno perfino
dato il voto a Renzi per dimostrarlo
Syrantex
↪ Carlo4
21 ore fa
-
Il val di Noto vive di ambiente cultura turismo e
agricoltura. Lì le trivelle non convengono a nessuno. Scavassero dove conviene.
guido sartorio
↪ Carlo4
un giorno fa
-
Consumiamo 58,1 milioni all'anno, il 1,3% del Mondiale e
siamo al 19° posto che vede in testa gli USA che ne consumano 863 tonn il
19,5%. Totale energia consumati pari a 151 milioni di mtp, milioni di tonn
equiparate all'energia prodotta da petrolio, gas,carbone, idrico, rinnovabili,
e siamo 16° posto nel mondo con 1,1% dominato da Cina col 23% e USA col 17%.
Dati international enrgy agency del 2017.
Angeloow
↪ Carlo4
un giorno fa
-
si bravo, mo è la stessa compagnia petrolifera texana che
organizza i movimenti NoTriv...
paladinodellarealta
un giorno fa
-
Questo è il solo risultato dell'autonomia che il ministro
dell'odio e i suoi s+verdi seguaci vanno cercando da decenni, un conflitto
politico e amministrativo tra stato e regione. Perchè invece di pensare a nuove
autonomia non pensiamo ad abolire le regioni a statuto speciale, vera oscenità
che causa solo danni e maggiori costi per mantenere privilegi assurdi?
Alessandro
↪ paladinodellarealta
un giorno fa
-
Forse è utile ricordare che al referendum sulle trivelle del
17 aprile 2016 c'era il quorum, cioè per essere ritenuto valido bisognava
superare il 50% più uno degli aventi diritto al voto.
- 13.334.764 voti (85,84 %) contro le trivelle di Renzi.
- 2.198.805 voti (14,16 %) a favore delle trivelle di Renzi.
Non si è raggiunto il quorum.
Renzi e la maggioranza dei Pd sono scesi in campo a favore
dell'astensione. Una posizione condivisa da gran parte dei ministri.
"Seguo le indicazioni del mio partito", ha tagliato corto il ministro
Maria Elena Boschi, mentre Beatrice Lorenzin ha rivendicato che "il non
voto è una scelta politica". Pronti a disertare le urne anche i ministri
Graziano Delrio e Dario Franceschini, insieme ai sottosegretari Luca Lotti e
Claudio De Vincenti.
http://www.askanews.it/politica/2016/04/16/mattarella-s%C3%AC-e-renzi-no-chi-vota-e-chi-no-al-referendum-trivelle-pn_20160416_00078/
paladinodellarealta
↪ Alessandro
un giorno fa
-
Forse, ma non capisco l'attinenza con il mio commento.
Blue Streak
un giorno fa
-
Enrico Mattei è nato nel secolo sbagliato...
Teddi
un giorno fa
-
Ma fanno bene!!! se avete votato per la casta? ecco i
frutti, quindi zitti.
LoHacker
un giorno fa
-
'zzo ci frega del mare, delle spiagge, della natura?
Noi vogliamo i piccioli!! Fateli scavare, bucare e
trivellare che poi con il petrolio che trovano ce ne andiamo tutti a fare i
benestanti su quel nuovo pianeta che hanno scoperto!
ariovaldo
un giorno fa
-
In tutto il mondo si trivella per trovare il petrolio
(indispensabile per la chimica) ma in Italia non si può; noi siamo condannati a
vivere di turismo e agricoltura dal reazionarismo ambientalista.
Max Sic✔Abbonato Digital
↪ ariovaldo
un giorno fa
-
Immagino tu non sia mai stato in Val di Noto!! E' la zona a
più alta crescita della Sicilia, lì le case aumentano di valore, l'agrindustria
funziona (caso unico in Siclia), il turismo è un fiume in piena e tu vuoi farci
un bel parco petrolifero? Praticamente è come spararsi su un piede!!
D'altronde cosa vuoi ne capisca Musumeci, fatti un giro nel
catanese e capisci come non si deve governare: sporcizia ovunque, strade senza
segnaletica verticale e orizzontale, cassonetti stracolmi, paesi nel caos, ma
Musumeci è uno bravo, sì ad organizzare il casino.
Tiamat
↪ ariovaldo
un giorno fa
-
Semmai in tutto il mondo si stanno cercando nuove fonti di
energia pulita e rinnovabile, a cominciare dall'eolico. Ti senti condannato a
vivere di turismo? Ma quale turismo che in Sicilia l'industria turistica è un
disastro e lasciata nelle mani dei singoli imprenditori! Agricoltura? Ma
magari!
Il reazionarismo ambientalista...come se fosse antani.
guido sartorio
↪ ariovaldo
un giorno fa
-
Viviamo con un debito pubblico enorme. Da studi geologici
recenti abbiamo riserve pari alla Norvegia che è ai primissimi posti per PPA
prodotto interno lordo equiparato al costo della vita. Dati interantional
monetry fund 2017
Antiana
↪ ariovaldo
un giorno fa
-
Sei serio o ironico. Specifica poichè non si capisce.
Angeloow
↪ ariovaldo
un giorno fa
-
dici "condannati a vivere di turismo e
agricoltura" come fosse una cosa negativa. invece secondo te avere un
impianto petrolifero inquinante e maleodorante è una bella cosa. fai così, la
prossima vacanza valla a fare sotto una bella raffineria o un sito estrattivo
(augusta/priolo per esempio). E se decidi di cambiare casa, prendi una bella
villetta vista ciminiere, che costano meno...
naistaB
un giorno fa
-
Presidente della Regione Sicilia è di destra. E ho detto
tutto. Questo fanno le destre. Per loro "energie rinnovabili" è
sinonimo di "omosessuale" :)))
Kim Jong
↪ naistaB
18 ore fa
-
Il petrolio è indispensabile e redditizio per qualsiasi
persona che sappia cos'è e a cosa serve, non solo per quelli di
"destra".
E sfruttare il petrolio non esclude la sinergia con le
rinnovabili, si possono fare entrambe le cose.
naistaB
↪ Kim Jong
6 ore fa
-
???Cioè, dici che si possono continuare a prendere mazzette
dalle compagnie petrolifere a cui si danno le concessioni, e allo stesso tempo
reinvestire quelle mazzette per incentivare l'autoproduzione fotovoltaica,
anziché mettersele in tasca o nei conti offshore di qualche fondazione
politica??? Uhm...
Antiana
↪ naistaB
un giorno fa
-
Aveva solo un desiderio costui essere eletto e c'è riuscito.
Ma non è solo lui, Musumeci ha un partito suo, ma è fascista dai tempi di
Almirante, è sostenuto da FDI. la Meloni voleva annetterlo ma lui ha rifiutato,
nel catanese ormai è tutto in mano alla destra della Meloni e di Musumeci. E a
pensare che anche Fava è di quelle parti.
gruffetti
un giorno fa
-
ma cavolo! non rovinatemi la vista che avro' dalla mia villa
condonata!
Gerardo Imperatore
un giorno fa
-
La prova provata che una volta raggiunto il fondo si può
continuare a scavare.
marko76
un giorno fa
-
Leggo gente commentare a favore dell'estrazione
indiscriminata di petrolio, in quanto perderemmo questa ricchezza del nostro
territorio. Ma avete capito che la compagnia è TEXANA! No perchè non mi sembra
che il Texas sia in Italia.
Kim Jong
↪ marko76
un giorno fa
-
Non significa che lo avrebbero gratis.
Certo se fosse una italiana sarebbe meglio, ma sempre meglio
di niente.
naistaB
↪ marko76
un giorno fa
-
Quella compagnia paga (le concessioni) per poter estrarre.
Farne un discorso di "guadagni", quando invece è la questione è
ambientale, significa dare spazio ai trollini di centro/destra o destra/destra.
gruffetti
↪ marko76
un giorno fa
-
e quindi scusa? il tuo ragionamento non mi è chiaro
fabiomariaderose
un giorno fa
-
Non capisco una cosa: siamo dipendenti per l'80% circa dal
petrolio e dal gas che ci arrivano dall'estero quindi dovremmo cercare di
massimizzare la produzione italiana. O no?
zinpabreve✔Abbonato Digital
↪ fabiomariaderose
un giorno fa
-
la val di Noto non è certo una pianuea texana e và tutelata
non distrutta.
guido sartorio
↪ fabiomariaderose
un giorno fa
-
Giusto! Viviamo con un debito pubblico enorme. Da studi
geologici recenti abbiamo riserve pari alla Norvegia che è ai primissimi posti
per PPA prodotto interno lordo equiparato al costo della vita. Dati
interantional monetry fund 2017
cicciobellociccio
↪ fabiomariaderose
un giorno fa
-
no.
Il resto del mondo sta già sviluppando altre fonti di
energia e noi invece iniziamo le esplorazioni?
Paolo Martini
↪ cicciobellociccio
un giorno fa
-
Quasi il 90% dell'energia usata globalmente viene da fonti
fossili. Che facciamo, le ignoriamo?
Tiamat
↪ Paolo Martini
un giorno fa
-
La Sicilia va tutelata, non deve finire nelle mani di quei
barbari pronti a distruggerla per tornaconti personali o peggio criminali.
Paolo Martini
↪ Tiamat
8 ore fa
-
Sarebbe già un passo avanti cominciare a ripulirla dalla
spazzatura
naistaB
↪ Paolo Martini
un giorno fa
-
La transizione verso le fonti "rinnovabili", non
si fa aumentando gli investimenti in quelle fossili.
Paolo Martini
↪ naistaB
8 ore fa
-
A parità di energia prodotta gli incentivi alle rinnovabii
sono già un ordine di grandezza superiori a quelli per le fossili. Inoltre un
mondo 100% rinnovabile è un utopia. A meno che non si scopra una nuova fonte di
energia
naistaB
↪ Paolo Martini
6 ore fa
-
I partiti che puntano sulle fossili, prendono tangenti dalle
compagnie petrolifere a cui danno le concessioni: lo sanno tutti. Il resto che
hai scritto ("ordini di grandezza", "utopia") è fuffa. E
chi ha il fotovoltaico in casa, lo sa benissimo (per dirtene una). Più
incentivi alle rinnovabili, e meno tangenti dalle compagnie petrolifere.
Paolo Martini
↪ naistaB
4 ore fa
-
Bah, mi pare che in Italia ci siano già stati parecchi casi
di mazzette legati a progetti di FER. Pecunia non olet.
Gli incentivi sulle rinnovabili sono realmente superiori a
quelli per le fossili a parità di energia prodotta, e li paghiamo in bolletta.
Non è fuffa
guido sartorio
↪ Paolo Martini
un giorno fa
-
Giustissimo.Esattamnet nel 2017 85,5% contro il 14,5 di
idrico e rinnovabili. "il tiranno liquido" , internet.
Claudiobs73
↪ Paolo Martini
un giorno fa
-
No, ovvio, ma cominciamo ad investire in altre risorse
energetiche.
fabiomariaderose
↪ cicciobellociccio
un giorno fa
-
Quali?
naistaB
↪ fabiomariaderose
un giorno fa
-
Ottima domanda... i "fossilizzati" destrorsi
sparano dati a caxxx senza citare le fonti, e atteggiandosi come il famoso
piccione che gioca a scacchi: sono regressisti anche sotto questo punto di
vista... e se lo dico io, che non mi riconosco nemmeno nella sinistra...
Kim Jong
↪ cicciobellociccio
un giorno fa
-
Il petrolio resta ancora indispensabile, anche per la
plastica di qualità. Ed economicamente è comunque una ricchezza per chi ce
l'ha. I norvegesi non rinuncerebbero mica al tesoro che hanno sotto terra.
cicciobellociccio
↪ Kim Jong
4 ore fa
-
i norvegesi faranno come vogliono a casa loro, noi non siamo
costretti a seguirli.
Claudiobs73
↪ fabiomariaderose
un giorno fa
-
NO!
Dobbiamo massimizzare ed incentivare lo sviluppo di energie
pulite e rinnovabili, non sicuramente le trivellazioni di greggio o gas, tra
l'altro piccole e misere....
Kim Jong
↪ Claudiobs73
18 ore fa
-
Infatti si parla di pozzi esplorativi.
Se dovesse esserci mi creda, sarebbe una manna dal cielo
come per chiunque lo possieda, come i puliti e nordici norvegesi che sono diventati
ricchissimi grazie a quello.
Paolo Martini
↪ Claudiobs73
un giorno fa
-
Piccole e misere? E come fa a saperlo? Finchè non si perfora
non si sa cosa si troverà. Tra l'altro le fonti fossili forniscono quasi il 90%
dell'energia globale e di sicuro lo faranno per molto tempo. Abbiamo bisogno di
gas per non restare a gelarcu le chiappe...
Claudiobs73
↪ Paolo Martini
un giorno fa
-
Abbiamo bisogno di cambiare la mentalità che ci àncora alle
fonti fossili facendo credere che siano indispensabili...
O sei tra quelli che dice che il cambiamento climatico sia
solo pura fantasia da malati ambientalisti?
Kim Jong
↪ Claudiobs73
17 ore fa
-
Conosci un'alternativa per le plastiche più durevoli e
resistenti? Con la plastica non si fanno solo i piatti usa e getta e quelle bio
hanno ancora dei limiti, specie a parità di prezzo. Inoltre fin quando la
benzina o il kerosene avranno un mercato sarebbe da stupidi non sfruttarlo.
Paolo Martini
↪ Claudiobs73
un giorno fa
-
Il clima cambia, ha continuato a cambiare sin da quando la
terra ha un atmosfera e continuerà a cambiare malgrado i nostri inutili e
costosi sforzi. La paleoclimatologia non può essere ignorata sulla base di
messaggi allarmistici politicamente guidati. La CO2 non è un inquinante ma un
gas fondamentale per la vita sul pianeta, senza di essa saremo tutti morti. Non
a caso chi coltiva in serra arricchisce l'atmosfera fino a 800-900 ppm di CO2
per ottenere raccolti più abbondanti.
Spero parli l'Inglese e abbia voglia di passare un ora circa
ad arricchire le sue conoscienze.
https://youtu.be/XfRBr7PEawY
fabiomariaderose
↪ Paolo Martini
21 ore fa
-
Ma soprattutto non è vero che il CO2 è decisivo per il clima
sulla terra: ci sono state glaciazioni con alto CO2 e riscaldamenti con basso.
guido sartorio
↪ Paolo Martini
un giorno fa
-
Il ciclo del carbonio! Una meraviglia! Gli dobbiamo la vita
sul nostro Pianeta, da miliardi di anni.
Claudiobs73
↪ Paolo Martini
un giorno fa
-
Che sia indispensabile, fin qui ci siamo, non occorreva me
lo dicesse lei... il problema è l'eccesso di CO2 ed altri gas serra che
produciamo con le nostre attività e che porta ad una alterazione del normale
ciclo ambientale...
Ma lasci perdere l'allarmismo, le fluttuazioni climatiche ci
sono sempre state e sempre ci saranno, il problema sta nel combinare il normale
clima, con i cambiamenti indotti da noi...
Paolo Martini
↪ Claudiobs73
8 ore fa
-
...che non esistono. Il cambiamento climatico antropogenico
è una fandonia. Abbiamo una stella e vaste quantitò di vapor acqueo che
regolano il clima, 12 ppm (0.0012%) di CO2 prodotte dall'uomo non fanno alcuna
differenza, e qualunque tentativo di modificare il naturale corso dei
cambiamenti climatici sarà vano ed estremamente costoso. Soldi buttati nel
cesso
fabiomariaderose
↪ Paolo Martini
5 ore fa
-
Ma non lo vogliono capire. Hanno la testa piena di
propaganda come l'allarme sui femminicidi che da trentanni però diminuiscono
sempre.
fabiomariaderose
↪ Claudiobs73
un giorno fa
-
Se lei ha studiato un pochino il problema saprà di sicuro
che le fonti rinnovabili nel futuro prossimo saranno sempre una frazione del
totale e comunque abbiamo il problema di chiudere le centrali a carbone e
sostituirle col gas.
Claudiobs73
↪ fabiomariaderose
un giorno fa
-
dato che lei è cosi colto, saprà sicuramente che ormai la
produzione di energia in Italia con centrali a carbone soddisfa circa il 10%
del nostro fabbisogno, molto meno della "frazione rinnovabile" da lei
soprascritta. tra l'altro centrali in via di chiusura o riqualificazione.
Sarà sempre una frazione? In danimarca si punta al 100% di
rinnovabili entro il 2030, la Svezia entro il 2040, la Norvegia, grande
produttore di petrolio sta puntando pesantemente sulle rinnovabili....
Quindi studi lei....
fabiomariaderose
↪ Claudiobs73
8 ore fa
-
Il nostro fabbisogno complessivo di energia è comunque da
fossili per l'80% circa. Lo sostituisce con le rinnovabili? E' in malafede chi
sostiene questo.Svezia e Danimarca sono paragonabili all'Italia?
Kim Jong
↪ Claudiobs73
17 ore fa
-
La Danimarca è un paesino e non è una potenza industriale.
La Norvegia punta sulle rinnovabili ma tranquillo che non chiuderà quei pozzi
che hanno reso i norvegesi ricchissimi, continueranno a sfruttarli sempre anche
perché il petrolio non serve solo come carburante.
Marco_81
↪ Claudiobs73
un giorno fa
-
e di non eccelsa qualità anche!!
Kim Jong
↪ Claudiobs73
un giorno fa
-
Gas e petrolio continuano a servire, tanto che si
costruiscono nuovi gasdotti.
Solo che in quel caso li si compra dall'estero.
GIORGIO PULICI
un giorno fa
-
Avrebbe senso fermare le trivelle se l'Italia fosse una
nazione che non necessita di petrolio. Siamo invece grossi importatori per cui
non sfruttare il nostro (poco) petrolio è da stupidi. Se poi 870 persone che
potrebbero trovare lavoro sono poche allora perché ci si danna l'anima per
tenere aperto lo stabilimento Whirlpool di Napoli che sono "solo"
430?
Claudiobs73
↪ GIORGIO PULICI
un giorno fa
-
Per quanto riguarda il lavoro...
1 - Quante persone lavorano su una piattaforma per
l'estrazione di greggio?
2 - Quante persone lavoreranno alla costruzione e
mantenimento di un parco eolico?
GIORGIO PULICI
↪ Claudiobs73
un giorno fa
-
Il valore dell'estrazione del petrolio non sta nel valore
della costruzione o mantenimento della piattaforma, ma nel petrolio estratto.
Rinunciarci a priori è da sciocchi. Se poi l'Italiano preferisce dare i soldi
agli arabi invece che usarli per pensioni od ospedali, basta esserne
consapevoli.
Syrantex
↪ GIORGIO PULICI
21 ore fa
-
Il val di Noto rende molto di più senza piattaforme.
Dovrebbero cercarlo altrove il petrolio.
GIORGIO PULICI
↪ Syrantex
8 ore fa
-
Non mi sembra proprio che la Val di Noto brilli quanto ad
economia. Col petrolio potrebbe contribuire a ripianare, almeno parzialmente, i
buchi di bilancio che la Regione Sicilia annualmente produce!
Syrantex
↪ GIORGIO PULICI
5 ore fa
-
Non è che non le sembra, non lo sa. L'economia del Val di
Noto è tra le principali del sud Italia grazie a ortofrutta, agroalimentare e
turismo, con cui guadagnano 50 volte quello che prenderebbero dalla misere
concessioni. A loro conviene avere terra mare e aria pulita, e conviene a tutti
perchè così pagano più tasse.
GIORGIO PULICI
↪ Syrantex
4 ore fa
-
Prendo nota di quello che dice. Se non estraendo il petrolio
il risultato economico è meglio che estrarlo è palese che non vada estratto!
Claudiobs73
↪ GIORGIO PULICI
un giorno fa
-
Ah giusto, perchè la società texana che sfrutterà il
giacimento non farà pagare il greggio estratto! Lo darà al popolo italiano
gratuitamente....
GIORGIO PULICI
↪ Claudiobs73
un giorno fa
-
Perché a lei gli arabi lo danno gratis?
Alestorius
↪ GIORGIO PULICI
un giorno fa
-
Semplicemente perché le 870 possono essere riammesse nel
circuito delle rinnovabili senza perdita di posti di lavoro. I 430 della
Whirpool invece vanno a casa senza soluzione (a parte la Naspi). Non mi pare
poco.
mzee.carlo
un giorno fa
-
Votate, votate il centrodestra ed eccovi quello che vi
ritroverete.
mauriziopatete58✔Abbonato Digital
↪ mzee.carlo
un giorno fa
-
giusto
Libero Individuo✔Sostenitore
↪ mzee.carlo
un giorno fa
-
Votate i 5 stelle e tra qualche anno, a furia di dire no a
tutto, invece che nell'europa , saremo nell'unione africana, sempre che ci
vogliano.
Pino✔Sostenitore
↪ Libero Individuo
un giorno fa
-
Nooooooo!!!! Quella del governo dei sì contro il governo dei
no non la sentivo da ben 36 ore!!!! Hai impedito la realizzazione del nuovo
record mondiale di "ripetizione".
Comunque per tua regola il nostro paese è pieno, anzi
strapieno fino all'inverosimile di oro nero che si chiama turismo, bellezze
architettoniche, musei, storia, arte, cultura, alimentazione che, a differenza
del petrolio, non necessitano di trivelle e buchi nei territori con tutte le
conseguenze che ne derivano. Con le centinaia di miliardi che potremmo
ricavarci altro che acquistare petrolio, ci potremmo comprare l'intero Texas.
ariovaldo
↪ Libero Individuo
un giorno fa
-
In Africa trivellano.
Libero Individuo✔Sostenitore
↪ ariovaldo
22 ore fa
-
Non sono sprovveduti come noi, cercano di progredire.
Kim Jong
↪ mzee.carlo
un giorno fa
-
Petrolio? Magari ce ne fosse in abbondanza.
Gaetano Alù
un giorno fa
-
Gli italiani non vogliono le trivelle perche' inquinano, ma
accettano le trivelle in Africa, non vogliono le pale eoliche perche'
danneggiano il paesaggio, non vogliono gli inceneritori, ma poi inviano
l'immondizia all'estero.
Ny Bo Bedre
un giorno fa
-
E tu credi ai sondagghi settimanali che fanno in italia
(minuscolo obbligato) ? Suvvia , siamo adulti dai.
ossosecco
un giorno fa
-
i Siciliani non sono abituati a pagare i loro debiti di
tasca loro. Se lo dovessero fare vedremmo i balletti in val di noto, non le
proteste.
#vendiamolasiciliaatrump
Tipheus
↪ ossosecco
un giorno fa
-
Più facile: togliete il Tricolore, andatevene e non tornate
mai più. Volete pure soldi per andarvene? 203 anni di furti non vi sono
bastati?
ossosecco
↪ Tipheus
un giorno fa
-
sì sì certo, lo so che vanno di moda i neoborbonici, ma
dicono bo.iate
Luca Post
un giorno fa
-
A prescindere dalle questioni ambientali e paesaggistiche,
mi chiedo se ci sia una reale convenienza economica ad estrarre combustibili
fossili in un paese come l'Italia, dove certo non ci sono grandi giacimenti.
Questo considerando anche che la domanda di combustibili fossili in Italia è in
calo, un po' per lo stallo dei consumi, un po' per la crescita delle
rinnovabili.
Gabryvi
↪ Luca Post
un giorno fa
-
Dubito che, una compagnia petrolifera chieda concessioni, se
non è certa di guadagnare!
Paolo Martini
↪ Luca Post
un giorno fa
-
L'esplorazione in Italia è stata strozzata dai divieti, non
è affatto detto che non ci siano giacimenti considerevoli. Le stime di riserve
ancora da trovare non sono attendibili, si basano più che altro sulle aree già
note ma non tengono conto di nuove aree ancora da scoprire, che potrebbero
esserci o meno, sia chiaro...
guido sartorio
un giorno fa
-
I combustibili fossili, petrolio, gas e carbone,
rappresentano l'85,5% delle fonti di energia del Pianeta contro il 14,5 delle
alternative, nucleare 4,5% idrico 6,8% e solo il 3,2% delle rinnovabili. Di
queste ultime l'Italia con 3,5% e Germania col 9,0% sono le più virtuose
d'Europa. Dati international energy agency del 2017. Oggi probabile qualche
migioramento. Rinunciare alle trivelle significa comperare più energia da Paesi
stranieri. Di bellissime coste ne abbiamo molte. Debiti troppi!!
Claudiobs73
↪ guido sartorio
un giorno fa
-
Quindi il tuo ragionamento è "dato che fino ad ora
abbiamo inquinato e sfruttato le risorse ambientali a discapito del nostro pianeta,
continuiamo ad andare avanti così e chissenefrega!"
Un'incentivazione seria delle rinnovabili, porterebbe posti
di lavoro e più autonomia energetica dai paesi stranieri
guido sartorio
↪ Claudiobs73
un giorno fa
-
Giusto investire sulle rinnovabili! Purtroppo da quando
abbiamo cominciato con eolico e fotovoltaico siamo passati dalla media del 3,2%
del Pianeta al 3,5%, solo 15 mtp milioni di tonnellate di petrolio risparmiati,
e siamo al 9° posto nel mondo su 187 Nazioni!! Ci vuole del tempo!
Paolo Martini
↪ Claudiobs73
un giorno fa
-
Le rinnovabili funzionano solo con gli incentivi, per ora, e
hanno limiti fisici che non possono essere superati, sono intermittenti e non
possono costituire la base energetica di un paese. Le fossili saranno necessarie
per molto tempo ancora, quindi lasciarle inesplorate è una follia
Luca Post
↪ guido sartorio
un giorno fa
-
Se non dai un riferimento per capire a cosa si riferiscono
quei dati e come sono calcolati, serve a poco.
Qui trovi i dati Terna per il 2018 (documento "Dati
generali"):
https://www.terna.it/it/sistema-elettrico/statistiche/pubblicazioni-statistiche
Come si vede tutte le rinnovabili pesano sul consumo interno
lordo di energia per un 20,5% nel settore primario e per un 34,5% nel settore
elettrico. Dati tutt'altro che insignificanti.
guido sartorio
↪ Luca Post
un giorno fa
-
Sono dati international energy agency del 2017. Con tutti
consumi e le produzioni trasformati in mtp, milioni di tonnellate equiparate
all'energia prodotta dal petrolio. In malafede molta stampa e Enti danno dati
in barili, watt ed altre unità di misura per non peggiorare la posizioni di
alcune Nazioni che si trovano in situazioni drammatiche e di emergenza, anche
per effetto serra. "il tiranno liquido" internet
gaul
↪ guido sartorio
un giorno fa
-
se succede un danno ambientale con le trivelle poi la
sicilia perde pure quel poco turismo che ha , tra l'altro ste compagnie se poi
non trovano nulla o smettono perchè non conviene non si degnano nemmeno di
smantellare la piattaforma perchè gli costa . Ho forti dubbi de guadagni che
prendiamo con le trivelle
guido sartorio
↪ gaul
un giorno fa
-
Le piattaforme di ricerca sono mobili e se trovano petrolio
o gas lasciano sul posto solo tubazioni con valvole per lo sfruttamento del
giacimento. Non inquinano e l'unica grande disgrazia è successa anni fa nel
Golfo del Messico. L'estetica è discutibile. E' il trasporto con migliaia di
petroliere che circolano anche in zone pericolose è invece problematico.
guido sartorio
↪ gaul
un giorno fa
-
Il danno ambiantale drammatico è l'effetto serra causato da
eccessivo consumo di fossili. Cina ed USA in testa nonostante entrambi siano
pure in testa per le rinnovabili. In Europa ed in Eurasia siamo siamo molto
virtuosi con differenze
di dati inconfrontabili.
Kim Jong
↪ gaul
un giorno fa
-
Questo dipende da come si fanno le cose.
Gli emirati hanno sia petrolio che turismo.
Ny Bo Bedre
↪ guido sartorio
un giorno fa
-
Dato che si parlava di eolico, faccio conoscere qualcosa a
riguardo. http://www.isesitalia.org/958-eolico-danimarca-regina-d-europa
guido sartorio
↪ Ny Bo Bedre
un giorno fa
-
Vero! Germania in testa, ma l'Italia si difende bene tanto
che ci ha messo lo zampino la mafia.
zibibboquellovero
un giorno fa
-
Non ci sono ancora commenti. Commenta per primo!
LoStrano
un giorno fa
-
Ma quand'e' che si togliera' lo statuto speciale a questa
allegra combriccola di pseudo politici piu' dannosi che altro? Lo Stauto
Speciale si dovrebbe concedere a classi politiche che riescono a gestire al
meglio il territorio e lo sviluppo. Mi pare che da decenni ci siano tutti i
motivi per toglierlo de-fi-ni-ti-va-men-te alla Sicilia. E lo dico da
siciliano. E' un Regno a parte con la Corte dei Miracoli! BASTA!
tightrope✔Abbonato Digital
↪ LoStrano
un giorno fa
-
Non si può chiedere a chi guadagna da certi comportamenti di
smetterla. Questo vale per società che gestiscono autostrade, così come
politici che possono "giocare il jolly" dello statuto speciale per
fare cose che normalmente nel resto d'Italia non gli sarebbero permesse.
Giosal01
↪ tightrope
un giorno fa
-
rightrope, non si può dire nemmeno che "non si può
chirder", altrimenti ci precludiamo per sempre di intervenire su tali
sconci.
Kim Jong
↪ LoStrano
17 ore fa
-
Non sfruttare l'oro nero, che ha reso ricchissimi pure i
nordici norvegesi, sarebbe sì da incompetenti.
Alestorius
↪ LoStrano
un giorno fa
-
Beh, la Sicilia è un grande bacino elettorale gestito dai
più oscuri interessi da sempre. In pratica, finanzia il palazzo per farsi i
c...zi suoi.
Tipheus
↪ LoStrano
un giorno fa
-
Sei male informato.
Lo Statuto è applicato al contrario: la Sicilia ha meno
autonomia delle regioni a statuto ordinario ed è solo una colonia di
sfruttamento dell’Italia.
Questo permesso ne è una ulteriore prova.
Continua a votare per i partiti italiani.
Certamente le cose cambieranno.
Abbiamo avuto l’assessorato all’Economia commissariato da
Renzi durante tutti i cinque anni di Crocetta e il risultato è che ora chiudono
pure i teatri.
Vai a Malta e fatti un’idea di cosa saremmo senza il cappio
al collo dell’Italia e dei suoi manutengoli annidati alla Regione-Colonia.
tigrone
↪ Tipheus
un giorno fa
-
Ma se avete più guardie forestali che alberi e tutte le
104...
Va la va la.
P.S.: che c'entra Malta?
Tipheus
↪ tigrone
21 ore fa
-
C'entra, perché a differenza della Sicilia non vi deve
sopportare. Quanto ai forestali sono a spese nostre, non sue. Ce li hanno
rifilati i partiti coloniali: voti in cambio di sussidi. Ma li paga il
contribuente siciliano. Stia tranquillo.
Anna50
↪ Tipheus
un giorno fa
-
@Tipheus
Staccatevi, chiedete l'indipendenza visto che siete così
sacrificati e sfruttati: non piangeremo!
Tipheus
↪ Anna50
un giorno fa
-
Non è facile, mi creda, quando hai tutti i giornali contro,
convincere i tanti disinformati come il Lo Strano di cui sopra. La loro
ignoranza (non la vostra) sono la vera catena difficile da spezzare.
Quanto a lei, signora, se Dio vorrà che un giorno ci
riuscissimo, allora sì che piangerà. Eccome. Ma sarà troppo tardi per farci
tornare indietro alla condizione di schiavi.
Il suo conterraneo Sartorio, qua sotto, ha le idee più
chiare.
Una mezza Libia a buon mercato, porgendogli pure sputare in
faccia ogni giorno e sentendosi pure ringraziare dai complessatissimi sudditi
dove la trovi?
guido sartorio
↪ Tipheus
un giorno fa
-
Guido Sartorio lo trovi cliccando su Internet. Comunque
siamo tutti conterranei dell' ITALIA intera!.
Tipheus
↪ guido sartorio
21 ore fa
-
Io sono Siciliano, parli per lei, e, leggendo i commenti,
credo ancor di più di non avere molto a che spartire con gli italiani.
guido sartorio
↪ Tipheus
4 ore fa
-
"parli per lei" ? Se cliccava su Internet si
saerebbe accorto che sono nato molto più a Nord e che quando scrivo mi firmo
con nome e cognome. Certamente in Sicilia, nel 1943, i nazifascisti, con
l'aiuto della mafia locale, vennero sostituiti dagli americani che
distribuivano cioccolata e calze di nylon. Contemporaneamete in certe Regioni i
Partigiani cominciarono a fare RESISTENZA e da questa è nata la nostra
COSTITUZIONE che non fa distinzione fra Sciliani e Triestini
guido sartorio
↪ LoStrano
un giorno fa
-
La Sicilia si trova su una formazione geologica che parte
dalle Eolie e termina davanti alla Libia con dentro tanto gas e petrolio.
Rinunciare a questa ricchezza è da sadomasochisti!
BO Edil
↪ guido sartorio
un giorno fa
-
da tonti è non sfruttare il sole per prendere energia, non
certo scavare buchi in terra !
Kim Jong
↪ BO Edil
17 ore fa
-
Sì può fare anche quello ma ancora niente rende come il
petrolio per chi ce l'ha e lo sfrutta bene.
guido sartorio
↪ BO Edil
un giorno fa
-
Certamente! Immagina l'energia solare che con la fotosintesi
trasforma la ciodue in piante, alberi che sotto terra diventano petrolio, gas e
carbone che poi noi, tonti, facendo buchi li tiriamo fuori e bruciandoli
riproduciamo la ciodue.
fenicottero✔Sostenitore
↪ guido sartorio
22 ore fa
-
Sempre per la ricchezza di "pochi"!
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