LA REPUBBLICA - Palermo
Bufera su patto Crocetta- petrolieri. Sel: "Conflitto d'interessi tra giunta e Confindustria". Fi: "Subito seduta all'Ars"
Polemiche dopo l'inchiesta di "Repubblica" che ha svelato la trattativa per nuove trivellazioni in terra di Sicilia
di ANTONIO FRASCHILLA Interrogazione all'Ars, attacchi politici su "conflitti d'interessi" e polemiche. Nel mirino Palazzo d'Orleans, dopo l'inchiesta di Repubblica che ha svelato l'accordo tra il governatore Rosario Crocetta e i petrolieriper nuove autorizzazioni alle trivelle in cambio dell'impegno della Regione a non aumentare le royalty. Un accordo che ha già portato all'intesa sull'Eni e la salvaguardia occupazionale dei posti di lavoro nella raffineria di Gela. Accordo che rischia di saltare se l'Ars aumenterà di un euro le royalties."Non possiamo continuare a permettere che siano poteri innominabili a governare la nostra Isola - attacca il deputato nazionale di Sel, Erasmo Palazzotto - l'articolo pubblicato oggi su Repubblica da Antonio Fraschilla rivela ancora una volta quali sono gli interessi in gioco e soprattutto in nome di chi si prendono le decisioni dentro il Governo Regionale. Non è possibile che si stipuli un protocollo con Assomineraria, sezione petrolifera di Confindustria, e che a siglarlo sia insieme al Presidente anche Linda Vancheri che è rappresentante di Confindustria stessa nel Governo. È questo il terribile conflitto di interessi da cui dobbiamo liberarci. Quali interessi si stanno tutelando? Quelli dei Siciliani o quelli delle speculazioni di un pezzo del mondo imprenditoriale? Questa vicenda non riguarda solo le trivellazioni, riguarda il sistema dei rifiuti, riguarda le politiche industriali e quelle ambientali, riguarda il senso stesso della democrazia in Sicilia, e lo dimostra la natura stessa dell'accordo. Crocetta infatti non ha svenduto solo la nostra terra ad un gruppo di petrolieri, ma ha messo in discussione anche la nostra democrazia. Non è pensabile ipotecare in un accordo con i petrolieri il potere legislativo del parlamento regionale e garantire che non ci saranno modifiche alle royalties per il futuro. Lui minaccia che le trivellazioni si faranno lo stesso nonostante il voto del Parlamento, io penso che sia un fatto gravissimo e se non saranno i partiti presenti all'Ars a difendere la democrazia perché troppo compiacenti allora lo faremo noi, e con essa difenderemo la nostra terra. Lo faremo anche coi nostri corpi. Fermeremo le trivelle".
Il capogruppo di Forza Italia, Marco Falcone, chiede a Crocetta di riferire subito all'Ars: "L'accordo tra Assomineraria e la Regione siciliana sulle trivellazioni è lesivo degli interessi dell'Isola dal punto di vista ambientale, ma rischia di esserlo ancor di più sotto il profilo economico. Un protocollo che bypassa completamente il parlamento regionale, messo ancora una volta ai margini, e senza alcun pudore, dal presidente Rosario Crocetta. A fronte di un importante incremento della produzione - aggiunge falcone - Crocetta vorrebbe lasciare invariate le royalties, un vero e proprio bluff, considerando per di più che l'accordo con Assomineraria non prevede alcun aumento dei livelli occupazionali.
La questione sta assumendo contorni sempre meno chiari tant'è che si trova sul tavolo dell'autorità anticorruzione. Dove sono dunque i vantaggi per la nostra terra e per la nostra gente? Il governatore, che ha escluso il parlamento dalla trattativa, riferisca quanto prima in aula, assumendosi le proprie responsabilità, mentre l'assessore al Bilancio Baccei relazioni sulla parte economica in commissione Bilancio".
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